Consorzio Ecogas: “I margini di crescita sono ancora molto ampi, grazie a rete di distribuzione in crescita e assistenza assicurata da migliaia di officine specializzate”
Roma, 10 maggio 2016 – Le emissioni di CO2 da combustibili in Italia sono diminuite del 14,9% tra il 1990 e il 2013, in saldo attivo del 6,5% rispetto agli obiettivi di Kyoto.
Il peso delle fonti rinnovabili sui consumi energetici finali è passato dal 6,7% del 2007 al 16,7% nel 2013 (fonte Eurostat), mentre la distanza dagli obiettivi previsti per il nostro Paese al 2020 , ovvero la percentuale mancante di rinnovabili rispetto ai consumi energetici finali, è dello 0,3%. Una delle migliori performance europee, se pensiamo che la Francia presenta un saldo negativo dell’8,8%, la Germania del 5,6 e il Regno Unito del 5,3%.
In questo quadro si inserisce anche il ruolo dei carburanti a basso impatto ambientale, GPL e metano in primis, che sono arrivati, al 31 dicembre 2015, a quota 8,1% sul totale circolante autovetture (dati Aci) contro il 7,76 del 2014: 2.137.078 le vetture a GPL, 883.190 quelle a metano – oltre 3 milioni di mezzi, comprendendo sia le auto di primo impianto, sia quelle trasformare in officina - su un totale Italia di 37.351.233 unità.
La top ten: la regione con il parco più consistente si conferma l’Emilia Romagna, sia in assoluto, sia in percentuale sul totale circolante Italia: 491.357 vetture, pari al 17,71%. Per numero di unità, seguono la Lombardia, con 375.738 auto, il Veneto, a quota 314.826, la Campania a 295.679 e il Piemonte a 256.113. Sesta posizione per il Lazio, 252.582 unità, in settima la Toscana con 220.409 auto, poi le Marche a quota 175.382 – anche qui il circolante supera il 17,5% - la Puglia con 168.086 unità e la Sicilia con 123.365 vetture.
I dati sono stati presentati oggi a Roma dal Presidente del Consorzio Ecogas Alessandro Tramontano nel corso del seminario “Metano e GPL per la salvaguardia dell’ambiente”, organizzato dalla Uiga, Unione Italiana Giornalisti dell’Automotive presso la Sala Conferenze dell’Automobile Club d’Italia.
“I numeri dei carburanti gassosi potrebbero aumentare ancora notevolmente – ha sottolineato Tramontano - grazie ad una rete di distribuzione in crescita e all’assistenza assicurata da migliaia di officine specializzate. Pur non considerando il 2009 e il 2010, anni particolarmente favorevoli per l’autotrazione a gas grazie alla presenza di incentivi statali continuativi, già dal 2012 e in particolare nell’ultimo semestre stiamo assistendo ad una inversione di tendenza sia per quanto riguarda le immatricolazioni, sia per quanto riguarda le trasformazioni in after market”.
Secondo i dati dell’Ufficio Studi del Consorzio Ecogas, infatti, nel primo trimestre del 2016 la contrazione è del 24,18% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente: tra gennaio e marzo 2016 sono stati passati a GPL e metano 65.103 veicoli (immatricolazioni e trasformazioni) contro gli 80.845 del primo trimestre 2015, che pur non si era dimostrato brillante.
Carburanti alternativi in sofferenza da un lato e ripresa del diesel dall’altro, tutto questo in un momento che vede GPL e metano particolarmente vantaggiosi per l’automobilista con risparmi sul costo del pieno che sfiorano il 60%.
“Un trend che tra l’altro non fa l’interesse del settore automotive italiano – continua il Presidente del Consorzio Ecogas - grazie alle doti ambientali dei modelli a gas, le case automobilistiche hanno potuto più facilmente contenere le emissioni medie di CO2 della loro produzione”.
Secondo il Consorzio Ecogas uno stop allo sviluppo del parco a GPL e metano in Italia, che al momento è prima in Europa per circolante e leader mondiale per la produzione delle tecnologie collegate, danneggerebbe l’industria ma anche l’ambiente e la qualità dell’aria, mentre il ricorso alla trasformazione a gas – possibile per ogni tipo di autoveicolo, anche diesel - potrebbe dare una seconda vita anche ai milioni di vetture Euro 2, 3 e 4 in circolazione.
“Il 22 marzo sono partigli gli incentivi ICBI per convertire a GPL e metano le auto Euro 2 ed Euro 3 immatricolate dopo il 1° gennaio 1997, oltre che per promuovere la trasformazione di veicoli commerciali leggeri e dual fuel diesel/gas – prosegue Tramontano - ma si tratta di un piccolo residuo di una precedente campagna del Ministero dell’Ambiente che terminerà molto velocemente”.
“Temiamo per le sorti del settore – conclude Tramontano – che non è adeguatamente supportato a livello nazionale. Un elemento che provoca contraccolpi anche sui risultati internazionali: la nostra industria per investire e confermare il proprio ruolo di leader mondiale ha bisogno di stabilità. Stiamo predisponendo una proposta di rilancio che presenteremo quanto prima al Governo”.
Info stampa: Monica Dall’Olio - 335 470916 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Il Consorzio Ecogas (Consorzio Gas Ecologici per Autotrazione) è rappresentativo del comparto gas autotrazione, GPL e metano e conta circa 1.000 aziende aderenti: costruttori di impianti di conversione a gas, grossisti di materiali, installatori, trasportatori, proprietari e gestori di distributori stradali e depositi. Nato nel 1992 con l’obiettivo di riunire tutti i comparti del settore e promuoverne lo sviluppo e l’immagine, si occupa di: azioni di tutela sul piano normativo, amministrativo e tecnico-legislativo, rapporti con enti ed istituzioni, difesa dei diritti dell’utenza, assistenza alle aziende, promozione. Il Consorzio Ecogas è referente del Ministero Ambiente per la gestione degli incentivi ICBI e del Ministero Sviluppo Economico per i fondi MSE.
Parco circolante autovetture a GPL e metano nelle Regioni italiane al 31/12/2015 |
|||||
Benzina GPL |
Benzina Metano |
Totale circolante a gas |
Totale complessivo |
% |
|
EMILIA ROMAGNA |
280.452 |
210.905 |
491.357 |
2.774.237 |
17,71 |
LOMBARDIA |
308.246 |
67.492 |
375.738 |
5.923.849 |
6,34 |
VENETO |
222.880 |
91.946 |
314.826 |
3.011.316 |
10,45 |
CAMPANIA |
225.782 |
69.897 |
295.679 |
3.346.960 |
8,83 |
PIEMONTE |
220.961 |
35.152 |
256.113 |
2.844.680 |
9,00 |
LAZIO |
222.235 |
30.347 |
252.582 |
3.702.312 |
6,82 |
TOSCANA |
134.602 |
85.807 |
220.409 |
2.404.912 |
9,16 |
MARCHE |
53.714 |
121.668 |
175.382 |
996.765 |
17,60 |
PUGLIA |
111.806 |
56.280 |
168.086 |
2.259.932 |
7,44 |
SICILIA |
107.041 |
16.324 |
123.365 |
3.169.439 |
3,89 |
ABRUZZO |
52.970 |
24.339 |
77.309 |
850.557 |
9,09 |
UMBRIA |
36.740 |
37.865 |
74.605 |
616.747 |
12,10 |
CALABRIA |
35.586 |
4.836 |
40.422 |
1.222.913 |
3,31 |
LIGURIA |
26.896 |
8.953 |
35.849 |
828.022 |
4,33 |
TRENTINO ALTO ADIGE |
24.332 |
6.607 |
30.939 |
885.769 |
3,49 |
SARDEGNA |
26.146 |
445 |
26.591 |
1.011.519 |
2,63 |
FRIULI VENEZIA GIULIA |
19.347 |
2.988 |
22.335 |
773.619 |
2,89 |
BASILICATA |
13.694 |
5.615 |
19.309 |
361.041 |
5,35 |
MOLISE |
10.321 |
5.232 |
15.553 |
204.479 |
7,61 |
VALLE D'AOSTA |
3.102 |
432 |
3.534 |
145.266 |
2,43 |
NON DEFINITO |
225 |
60 |
285 |
16.899 |
1,69 |
TOTALE |
2.137.078 |
883.190 |
3.020.268 |
37.351.233 |
8,09 |
Rielaborazione Consorzio Ecogas su dati Aci