La richiesta dell’associazione del settore GPL e metano auto arriva dopo l’ennesimo avvertimento della Commissione europea.
Anche la Conferenza degli Assessori della Convenzione ICBI presenterà un piano d’azione al Ministero dell’Ambiente.
Parma, 16 febbraio 2017 - La Commissione europea ha comunicato ieri di avere ammonito Germania, Francia, Spagna, Italia e Regno Unito in quanto non avrebbero affrontato le ripetute violazioni dei limiti di inquinamento dell'aria per il biossido di azoto (NO2), che, sottolinea la Commissione in una nota, costituisce un grave rischio per la salute e proviene per la maggior parte dal traffico stradale.
Se gli Stati coinvolti non prenderanno subito misure adatte, la Commissione potrà decidere di deferirli alla Corte di giustizia dell'UE.
“Una criticità che va ad aggiungersi a quella già evidenziata riguardo alle polveri sottili – dichiara Alessandro Tramontano, presidente del Consorzio Ecogas – a causa della quale rischiamo sanzioni per un miliardo di euro.”
“Come associazione che rappresenta le aziende del settore dei gas per autotrazione – prosegue Tramontano – chiediamo alle Istituzioni di voler valorizzare al massimo il GPL e il metano, carburanti alternativi notoriamente a basso impatto ambientale e come tali riconosciuti dalla direttiva Dafi recentemente recepita anche in Italia”.